Situazione sempre più critica per la Pallacanestro Cantù. Il ko casalingo contro Trento avvicina la truppa brianzola alla A2. Una sconfitta arrivata al termine di una gara combattuta punto a punto, e proprio un punto è bastato agli avversari per aggiudicarsi il match. Il tabellone finale segnava infatti 75-76.
Al “PalaBancoDesio” è andata in scena una partita tiratissima ma alla S. Bernardo non sono sufficienti i 23 punti di Smith e i 21 di Gaines. E Gaines ha avuto nelle mani l’ultimo tiro, ma ha sbagliato la conclusione che avrebbe regalato ai brianzoli il successo a fil di sirena.
Gandini: “Trasformare la rabbia in energia”
«Non siamo stati bravi a eseguire in attacco con fluidità e non siamo stati bravi in difesa a tenere gli uno contro uno. Questo ci ha fatto pagare dazio a rimbalzo in attacco. – ha detto nel finale Marco Gandini, vice di coach Piero Bucchi che a fine gara ha lasciato spazio al collega – È un match che sicuramente ci ha detto che possiamo competere ma dobbiamo pulire i nostri errori perché concedere così tanto in questo momento della stagione, in cui tutte le partite si fanno fisiche e combattute, toglie sicurezza e fluidità all’attacco, mettendoti in situazioni difficili da gestire perché poi la pressione sale. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile – ha aggiunto – ora non ci resta che rimboccarci le maniche perché ci sono tutte le possibilità per recuperare. Chiaramente siamo arrabbiati ma dobbiamo trasformare la rabbia in energia, anche perché tra tre giorni siamo di nuovo in campo».
Si torna sul parquet già mercoledì sera per la trasferta contro Brescia. In questo finale di stagione ogni risultato diventa determinante.