Furti dimezzati, rapine e violenze in calo, mentre si registra un’impennata delle truffe informatiche. Il bilancio delle attività della questura di Como, tracciato in occasione del 169esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato, risente inevitabilmente della situazione creata dall’emergenza sanitaria e dalle conseguenti restrizioni.
Nel 2020 e nel primo trimestre dell’anno in corso, si è registrata un’importante riduzione del numero complessivo dei reati commessi e denunciati. Il confronto degli ultimi 12 mesi con quelli precedenti indica un calo di 2.268 casi, da 14.951 a 12.683.
Furti e rapine
Nell’ultimo anno, i furti sono passati da 6.450 a 3.798. Dimezzati gli scippi, da 44 a 26, mentre i colpi nelle abitazioni sono scesi da 2.003 a 871. Segno meno anche per le rapine, i danneggiamenti, le violenze sessuali e le ricettazioni.
Truffe informatiche
Nello stesso periodo, impennata delle truffe informatiche, schizzate da 1.058 a 1.557. Tra i reati che hanno registrato un aumento anche le estorsioni.
Complessivamente, le persone indagate sono aumentate da 1.424 a 1.486, mentre gli arresti sono saliti da 169 a 177. In crescita anche i decreti di espulsione, passati da 356 a 588, un dato che si associa al crollo delle richieste di asilo politico, scese da 564 a 268.