Parlano di errore grave, di anni persi e di responsabilità da individuare. Le opposizioni in Comune a Como sono compatte nel chiedere che venga fatta immediatamente chiarezza sulla Ticosa e in modo netto aggiungono: “Qualcuno dovrà risponderne”.

“In totale saremo di fronte a 5 anni che non saranno bastati a concludere la bonifica di una parte residuale – tuona l’ex assessore all’Ambiente e presidente di Civitas, Bruno Magatti – un fallimento assoluto. Non basta dire che si sono stati problemi tecnici, qui ci sono responsabilità politiche e Civitas le chiederà. Siamo allo zero assoluto, ad un fallimento epocale di chi non è stato in grado di vigilare seguendo passo dopo passo tutto l’iter. Questa giunta non è all’altezza di governare la città, ne prenda atto e con coraggio tragga le conclusioni” dice infine Magatti.
“Questa è una Waterloo per la città. Non siamo più di fronte a un infortunio amministrativo, ma a una vera e propria crisi di sistema. Il livello di inefficienza ha raggiunto limiti impensabili – fa sapere Svolta Civica – A questo punto è chiaro che la maggioranza non è più in grado di risolvere i problemi della città e deve assumersi le proprie responsabilità”.

“Nel corso degli ultimi due anni sono state fatte conferenze stampa trionfali, sono stati presentati roboanti ‘masterplan’ ma in realtà il piano di recupero della Ticosa da parte dell’amministrazione comunale era ‘bacato’ fin dal primo momento – dice Stefano Fanetti, capogruppo del Pd – Siamo nuovamente a zero. Perché sono stati commessi errori così gravi? Perchè non sono stati corretti per tempo? Di chi è la responsabilità? Sindaco e assessore rispondano subito. Oggi – conclude – i comaschi hanno ancora più chiara l’incompetenza della giunta in grado solo di tergiversare su questa e su altre questioni chiave come la piscina di Muggiò. Ora la misura è colma”.

“Cambiano i dirigenti ma il risultato è sempre lo stesso. Non è possibile che l’amministrazione non riesca a portare a termine un bando di gara senza intoppi” aggiunge Fabio Aleotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle. “Sbagliare è umano ma come si fa a non essere precisi e puntuali su un’opera così importante per la città”. “Ci aspettiamo una verifica interna per definire le responsabilità, l’amministrazione dovrà rendicontare in Consiglio comunale cosa è successo” chiude Aleotti.

“Ovunque questa amministrazione ha causato problemi e non riescono più a sbloccare una situazione ormai al limite. Chi ha generato simili problemi sarà adesso in grado di riparare all’errore? Ne dubito” è il commento finale di Alessandro Rapinese.