Via libera da Regione Lombardia al bando da 360mila euro per la nuova costruzione di centri di lavorazione della selvaggina e centri di sosta e per ristrutturazione e ammodernamento di quelli esistenti.
Il commento dell’assessore Rolfi
“Negli ultimi anni – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – gli ungulati selvatici, soprattutto cinghiale, cervo e capriolo, si stanno espandendo sia territorialmente sia numericamente in tutte le aree alpine e appenniniche del territorio lombardo e in numerose aree di pianura intensamente coltivate e densamente abitate. Questo sta causando danni sia alle colture sia all’uomo, come documentato dai numerosi incidenti stradali. Abbiamo promosso una nuova legge regionale per aumentare gli abbattimenti, ma è necessario anche avere strutture per lavorare la carne. Per questo servono centri adeguati, necessari per le visite veterinarie”.
Il panorama lombardo
L’attuale panorama lombardo contempla la presenza di circa 30 centri di lavorazione, nonché di diversi centri di sosta, ossia strutture presso la quale si depositano temporaneamente e in appropriate condizioni igieniche le carcasse della selvaggina selvatica abbattuta in attesa del trasferimento a un centro di lavorazione della selvaggina.
La dotazione finanziaria ammonta complessivamente a 360.000 euro e si configura quale contributo a fondo perduto per il rimborso delle spese sostenute fino ad un massimo del 100% del costo totale del progetto, per interventi realizzati nell’anno 2021.
I finanziamenti
Gli interventi finanziabili sono la nuova costruzione di centri di lavorazione della selvaggina e centri di sosta, la ristrutturazione, ammodernamento, manutenzione straordinaria e adeguamento alle vigenti normative igienico – sanitarie e in materia di sicurezza, nonché ampliamento di centri di lavorazione della selvaggina e di centri di sosta esistenti e l’acquisto di macchine e attrezzature per lo svolgimento delle attività del centro di lavorazione della selvaggina e di centri di sosta