Da domani si torna a scuola. Un ritorno parziale, per ora, perché gli studenti più grandi continuano con le lezioni a distanza. Docenti e personale, in gran parte vaccinati, sono pronti. Altrettanto pronte le famiglie che dopo un mese sperano di recuperare un po’ di quotidianità. A tornare in classe sono bambini e ragazzi fino alla prima media, per gli altri prosegue la dad.
Le parole dei dirigenti scolastici
«Speriamo che presto possano rientrare tutti – ha commentato Valentina Grohovaz, dirigente dell’Istituto comprensivo “Como centro” – siamo naturalmente contenti di tornare in presenza e continueremo a gestire anche le lezioni a distanza per gli alunni di seconda e terza media». «Siamo ormai abbastanza organizzati – aggiunge – quello che preoccupa però è quanto stanno riscontrando i professori della secondaria di primo grado che vedono i ragazzi ormai un po’ “spenti”»
In questo mese, intanto, sono andate avanti le vaccinazioni per il personale scolastico. «Su questo fronte siamo abbastanza tranquilli – ha detto la dirigente – anche se – ricorda – fino ad ora i casi di Covid che si sono registrati e hanno fatto scattare i provvedimenti nelle nostre scuole erano prevalentemente legati agli alunni».
«Domani ricominceranno le lezioni circa 600 studenti degli oltre mille dell’istituto. Noi siamo e siamo sempre stati pronti» ha spiegato al Corriere di Como la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Como Prestino-Breccia”, Simona Convenga. Il tema è riuscire a creare una vera «alleanza educativa tra tutti coloro i quali sono coinvolti, specialmente in questo periodo di massima difficoltà» ha sottolineato soffermandosi poi sui problemi che sempre più spesso vengono manifestati dai genitori e dai ragazzi più grandi, ovvero il rapporto con la Dad. «I giovani, come è accaduto a tutti noi in passato, devono poter sviluppare un loro diritto alla resilienza, una capacità personale nell’affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà» ha precisato la dirigente. «E la scuola deve ovviamente fare la propria parte». I problemi nascono se poi ci si accanisce su certe tematiche, a partire dai punti deboli della Dad, che ci sono ma che devono essere uno sprone per farci migliorare tutti insieme non un terreno di scontro con i genitori preoccupati per i figli» chiude la preside.