Bonifica infinita dell’ex area Ticosa di Como, Guido Rovi, consigliere comunale di Civitas Progetto Città ha fatto richiesta di accesso agli atti. Il motivo: capire come mai la ditta che si era aggiudicata la gara d’appalto per la bonifica della cella tre abbia deciso di fare marcia indietro improvvisamente.
Al momento è ancora tutto fermo, in attesa di conoscere se i lavori potranno essere appaltati alla seconda classificata e finalmente partire con il cantiere.
“Manca meno del 10% da bonificare ma dal 2016 nulla si muove”, è il monito di Bruno Magatti, presidente di Civitas ed ex assessore all’Ambiente di Palazzo Cernezzi.
Attualmente l’ultima porzione da bonificare è la cosiddetta “cella 3”, l’area che si trova dietro all’edificio della Santarella. L’ennesimo passaggio di una bonifica infinita.
“Una nuova caratterizzazione dell’area è avvenuta nel 2016 – spiega ancora Magatti – Proprio allora abbiamo iniziato il lavoro di valutazione dei costi e dei tempi per un’eventuale bonifica”.
L’ex assessore poi spiega: “Le ultime operazioni di bonifica sono chiuse prima del 2016, poi abbiamo passato la consegna. Sono cinque anni che tutto è fermo. Sarebbe interessante conoscere i risultati del monitoraggio delle falde acquifere, sapere se ci sono inquinanti o concentrazioni di materiali superiori alla soglia limite”.
Intanto ancora una volta, l’ennesima, la rete che delimita l’accesso all’area in via Sant’Abbondio è a terra. Probabilmente le forti raffiche di vento hanno fatto cadere la struttura, ma a questo punto ci si chiede se non sia il caso di intervenire rafforzando la recinzione che il più delle volte finisce a terra.