Un campionato, ancora da concludere, che vede il Como al primo posto in classifica. La speranza è che alla fine la conferma arrivi dal campo intanto è già in corso di valutazione la programmazione in vista di un eventuale futuro in serie B.
Gli adeguamenti necessari
La fine della stagione è prevista tra circa un mese, l’adeguamento dello stadio Sinigaglia però non può aspettare e deve superare ogni scaramanzia. Lo studio delle opere da svolgere ha già preso il via. In attesa di un progetto più ampio, che includa l’impianto e tutta la zona circostante, al momento si guarda al necessario per la serie B, un adeguamento che richiede una serie di lavori. Nel torneo Cadetto la capienza deve essere di 5.500 posti (attualmente il Sinigaglia è a 4.900), sulle tribune vanno creati i posti singoli con i seggiolini – tecnicamente definiti “sedute individuali” – e servono quattro settori.
Più che di riapertura dei distinti, attualmente chiusi, potrebbe passare l’opzione di dividere una tribuna. Queste le richieste più evidenti per avere l’agibilità per la B assieme a una serie di prescrizioni che riguardano parcheggi per squadre e addetti ai lavori, potenza dell’impianto di illuminazione e poi ancora locali per l’antidoping, tribuna stampa, postazioni radio-tv, panchine, servizi igienici, infermeria, spogliatoi e la gestione della tribuna d’onore.
Operativamente la società aveva fatto sapere che all’inizio di aprile si sarebbe fatta viva per fissare una riunione con gli esponenti della giunta per illustrare il progetto di aggiornamento che quindi è in dirittura di arrivo. All’inizio di giugno poi il via ai lavori di sistemazione del campo con un nuovo manto, un mix sintetico-naturale.