La giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha aggiornato i criteri e le procedure per l’‘adozione delle misure di prevenzione e precauzione connesse all’attività di gestione dei rifiuti’ (art. 17 bis l.r. 26/03 con successive modifiche e integrazioni). Si tratta dei protocolli che Province, Città Metropolitana di Milano, Comuni e aggregazioni di Comuni dovranno seguire per ricevere i finanziamenti regionali. Una delibera che abroga la dgr 6704/2017.
Inadempienze, inquinamento, emergenze sanitarie e di igiene
Entro il 15 ottobre di ogni anno infatti le Amministrazioni possono presentare a Regione Lombardia, in merito alle attività connesse alla gestione dei rifiuti, i progetti d’intervento e la relativa istanza di finanziamento. Istanze sono legate al verificarsi di fatti come: inadempienze del gestore, inquinamento in seguito all’attività degli impianti in esercizio, emergenze sanitarie o di igiene pubblica, rischi o fenomeni d’inquinamento conseguenti a impianti cessati e/o non autorizzati.
Aggiornati criteri e procedure
“L’articolo in oggetto – dice Raffaele Cattaneo – è pensato per prevenire il verificarsi di fenomeni d’inquinamento ambientale e per affrontare le emergenze sanitarie o di igiene pubblica derivanti dall’attività di gestione”. “Quella odierna – aggiunge l’assessore all’Ambiente e Clima – rientra in quell’attività ordinaria, ma fondamentale, per migliorare e semplificare la normativa, ed offrire a chi opera negli Enti pubblici, che amministrano il territorio, validi strumenti d’intervento. La delibera aggiorna infatti criteri e procedure per finanziare gli interventi e standardizza le modalità di erogazione e rendicontazione”, con quanto previsto dalla dgr 4422/2021.
Due linee di finanziamento previste
Due le linee di finanziamento previste. Una, con copertura al 100%, relativa agli interventi di prevenzione/precauzione in presenza di rifiuti sul territorio. L’altra (introdotta nell’art. 17 bis nel 2020) per il rimborso fino all’80% delle spese legali per le azioni di rivalsa nei confronti dei soggetti responsabili inadempienti, in sostituzione dei quali l’Ente interviene.
Progetto d’intervento con cronoprogramma e piano di spesa
L’Amministrazione che rivolge la sua richiesta alla Regione deve presentare a corredo dell’istanza un progetto d’intervento, che comprende il cronoprogramma (con tempi, realizzazione e collaudo) e il piano di spesa (preventivamente approvato con atto amministrativo dall’Ente richiedente). La delibera contiene anche la definizione delle priorità di finanziamento, con parametri e valutazioni, nonché i modelli di domanda da utilizzare per l’ammissione ai finanziamenti. CONTRIBUTI, REVOCA POSSIBILE – “In caso di mancato rispetto dei requisiti previsti nella delibera – conclude Raffaele Cattaneo – Regione Lombardia potrà procedere alla dichiarazione di decadenza e revoca del contributo concesso”.