Una parete di plastica, manicotti in cui infilare le braccia e finalmente tornare a toccarsi, in tutta sicurezza. Sono le “stanze degli abbracci”. A pochi giorni dalle prime consegne a Lodi, Alzano Lombardo, Milano, Lecco e Varese, ora è il turno della provincia di Como: oggi, infatti, è stata donata dal sindacato dei pensionati CGIL Lombardia la stanza degli abbracci alla RSA Ca’ D’Industria, in via Varesina a Como, località Rebbio.
La casa di riposo, fino a poco tempo fa, è stata infatti alle prese con il più grave focolaio della seconda ondata della pandemia. Il contagio era esploso i primi giorni del nuovo anno e si era rapidamente diffuso tra ospiti e personale della struttura.
Presenti al momento della consegna il presidente della Rsa Avv. Gianmarco Beccalli, Il Direttore Generale Marisa Bianchi, l’animatrice Elena Scalcinati, il Segretario Generale Spi CGIL Como Marinella Magnoni e i componenti della Segreteria Carlo Rossini e Marina Pedraglio, oltre che il Segretario Generale Spi CGIL Lombardia Valerio Zanolla.
Il commento del sindacato
“Ricominciamo con un abbraccio”, è l’auspicio dunque che arriva dal sindacato rivolto alle residenze sanitarie assistenziali. “E’ davvero un momento di grande commozione, vedere come tutto lo SPI si stia mobilitando per dimostrare la vicinanza ai nostri anziani – commenta Federica Trapletti, segretario del sindacato pensionati italiani regionale – Con questa stanza, arriviamo a 20 strutture collocate in 20 RSA”.
“Il nostro è un tentativo di “forzare la mano” – commenta il segretario generale dello Spi Cgil Lombardia Valerio Zanolla – affinché sia messo al centro il tema degli anziani ormai da troppo tempo isolati nelle case di riposo. Da più di un anno, infatti, non possono incontrare o vedere in presenza i propri cari. La soluzione, ne siamo consapevoli, è il vaccino: infatti è fondamentale sia somministrato a tutti gli ospiti e gli operatori delle Rsa”.