In provincia di Como nel 2020 la produzione industriale del comparto metalmeccanico è diminuita dell’8,7% rispetto al 2019, dopo aver registrato nel biennio 2017-2018 una crescita superiore al 4%. La pandemia ha fatto invertire la rotta. I numeri emergono dalla nota Informativa realizzata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco.
I numeri
L’emergenza Covid ha colpito ancora più duramente il comparto metalmeccanico artigianale: nel 2020 a Como il calo è stato del 13,8% dopo un quadriennio, dal 2016 al 2019, di costante crescita.
Ripercussioni anche sugli scambi commerciali. Nel 2020 le aziende metalmeccaniche comasche hanno perso 173,8 milioni di euro di esportazioni, con una flessione dell’8,9% rispetto al 2019. Anche le importazioni, ovviamente, hanno registrato una drastica frenata: -12,1% a Como, pari a 130,7 milioni di euro di import in meno.
Per quanto riguarda la demografia di impresa, gli addetti del settore metalmeccanico comasco sono oltre 19mila, pari al 10,8% del totale provinciale.
Negli ultimi cinque anni, dal 2016 al 2020, Como ha perso 113 imprese metalmeccaniche, ma ha visto salire il numero di addetti di oltre 900 unità, segno che vi è stata una concentrazione dei livelli produttivi. Anche nel difficile anno del 2020, il settore metalmeccanico comasco ha registrato un centinaio di lavoratori in più.