“Vaccinare gli over 80, gli allettati e i fragili è una priorità”. Lo ha ribadito il direttore sanitario dell’Ats Insubria, che ha confermato l’obiettivo di somministrare la prima dose a tutti entro la metà di aprile, con un’accelerazione netta a partire dall’ultimo giorno del mese di marzo. La campagna si estenderà anche ai grandi hub individuati per la campagna di massa, a partire da Lariofiere a Erba.
“Sono fiducioso – ha detto Catanoso – Dal 31 marzo andremo ad aumentare progressivamente le dosi quotidiane. Quel giorno le dosi saranno 3mila, poi l’1 e 2 aprile aumenteremo a 4mila per arrivare subito dopo a oltre 5mila al giorno”.
Le convocazioni
“Le chiamate in questa fase sono gestite ancora da Aria – ha aggiunto Catanoso – Non posso garantire che non ci saranno disagi, ma siamo intervenuti per definire meglio il sistema di convocazione anche con la collaborazione di Ats e Asst per avere maggiore controllo sugli elenchi dei convocati”.
Rimarrà prioritario l’utilizzo di Pfizer. “AstraZeneca va bene per gli over 80 in piena salute e senza patologie, una frazione minoritaria – ha detto Catanoso – Sono comunque fiducioso perché i vaccini stanno arrivando e avremo le dosi necessarie per gli over 80 e i fragili. Le altre categorie, forze dell’ordine e scuola, stanno volgendo al termine. Dalla metà di aprile, completata la campagna degli over 80 partirà la vaccinazione di massa e arriveremo a 20mila dosi al giorno, per concludere entro fine luglio”.
I vaccini a domicilio
Entro la metà di aprile saranno raggiunti anche i pazienti allettati. “Abbiamo avuto una consegna significativa di dosi di Moderna – ha spiegato Catanoso – e stiamo accelerando anche sui vaccini a domicilio. In questa settimana saranno oltre mille, la prossima raddoppiamo e arriveremo a chiudere entro la metà di aprile con la collaborazione dei medici di medicina generale e dei Comuni”.
I dati nelle rsa
Positivi intanto i dati sugli effetti della campagna vaccinale nelle residenze per anziani. “Le iniezioni a ospiti e personale sono ormai completate – ha spiegato Ettore Presutto, direttore socio sanitario dell’Ats Insubria – Dai 315 positivi di metà gennaio in provincia di Como siamo scesi a 30, di cui 28 asintomatici. E’ un calo verticale dei contagi e le ospedalizzazioni si sono ridotte drasticamente”.