“Nel periodo dal 12 al 18 marzo è stato raggiunto il picco dei contagi e nell’ultima settimana finalmente si vede un leggero calo dei positivi. Questo a fronte di oltre 48mila tamponi nell’ultima settimana, più di quella precedente. Questo ci fa ben sperare perché si delinea una tendenza alla decrescita”.
Giuseppe Catanoso, direttore sanitario dell’Ats Insubria lascia spazio a qualche segnale positivo presentando l’aggiornamento settimanale sull’andamento dei contagi nelle province di Como e Varese. “E’ sceso sotto 1 l’indice di trasmissibilità – ha detto – L’epidemia sta frenando e tende a stabilizzarsi l’incidenza per 100mila abitanti”.
I casi
Nella settimana dal 19 al 25 marzo, i nuovi casi accertati nell’ambito del territorio comasco dell’Ats Insubria sono stati 2.002 rispetto ai 2.130 della settimana precedente. Il tasso di positività è sceso dal 18,5% al 16,9% mentre il dato dei nuovi positivi ogni 100mila abitanti è passato da 363 a 341, un numero comunque superiore alla soglia di allerta di 250, anche se finalmente in calo.
L’età media dei nuovi contagiati si è stabilizzata attorno ai 45 anni mentre l’indice di contagio, che a fine febbraio aveva toccato quota 1,5 è sceso sotto la soglia dell’uno.
Le zone più colpite
In provincia di Como, la zona più colpita resta l’Erbese, con 444 casi ogni 100mila abitanti, seguita da Cantù e Mariano con 375. A Como il dato si attesta a 296, mentre i numeri più bassi sono quelli del Medio Lario, che con 202 casi ogni 100mila abitanti è l’unica zona del territorio comasco al di sotto della soglia di allarme.