Uno scambio di battute con Enrico Letta, e una rivelazione su Mario Draghi: “Gli offrii la presidenza della Fondazione Cariplo”.
L’avvocato comasco Giuseppe Guzzetti, già governatore della Lombardia, colonna portante della Democrazia Cristiana per decenni, senatore, e presidente di Fondazione Cariplo per 22 anni, nei giorni scorsi ha annunciato il suo ingresso nel Partito Democratico. L’ha fatto perché convinto, ha detto, dalla serietà di Enrico Letta.
Lo scambio di battute in diretta con Letta
E proprio il neosegretario del Pd si è collegato a sorpresa stamattina con Etg+Today, la trasmissione di Espansione Tv all’interno della quale Guzzetti ha spiegato le ragioni della sua scelta (nel video, sopra, l’edizione integrale).
“Volevo fare questa piccola sorpresa – ha detto Letta – un grandissimo grazie a Giuseppe Guzzetti. Lui è un riferimento morale per una politica che guarda alle grandi scelte globali, ma con i piedi ben piantati sul territorio. E’ l’ideale dell’economia sociale di mercato, che ha bisogno di corpi intermedi e terzo settore. Voglio ringraziarlo pubblicamente: non vedo l’ora di venire a Como a vedere partita di Cantù (Letta è appassionato di basket, ndr) quando si potrà, e abbeverarmi dalla sua saggezza. Ringrazio ancora Guzzetti per il gesto e l’impegno, e vorrei che lui facesse un lavoro fondamentale con i giovani: l’esperienza che si porta dietro, di rapporto tra società, territori e grandi scelte globali, dobbiamo riuscire a trasmetterla alle nuove generazioni di giovani, che non sono stati in nessuno dei partiti della Prima Repubblica”.
Guzzetti ha risposto così a Letta: “L’investimento su di te in questi quindici giorni ha confermato chi sei: c’è una coerenza nella tua azione che ti abbiamo sempre riconosciuto. La tua coerenza e il tuo comportamento dimostrano che ci sono dei leader politici nei quali possiamo credere”.
“Grande stima per Draghi. Gli offrii la presidenza della Fondazione Cariplo”
L’avvocato comasco ha poi parlato di Mario Draghi, raccontando anche un aneddoto mai emerso prima d’ora. “Ho conosciuto Mario Draghi da senatore quando lui era direttore generale del tesoro. L’ho rincontrato una sera all’Ambasciata d’Italia a Londra. Poi, quando mi sono occupato di fondazione e di Acri (Associazione di Fondazioni e Cassa di Risparmio, ndr) il mio interlocutore naturale era Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia. L’ho incontrato più volte nella sede centrale, e sconfinavamo a parlare di problemi sociali e di varia umanità. Una mattina mi confidò di essere appassionato di montagna. Si stabilì un rapporto molto buono. Voglio lasciare una chicca a Espansione TV – ha rivelato Guzzetti – non l’ho mai detto a nessuno: quando mi avvicinavo alla fine del mio mandato e mi guardavo intorno per un mio successore, incontrai a Milano Draghi a cui offrii la presidenza della Fondazione Cariplo. Lui rispose che c’era il rinnovo del Parlamento Europeo ed era l’unica autorità europea a in carica come presidente BCE: mi ringraziò, ma aveva una impossibilità oggettiva. Questo conferma il mio giudizio nei suoi confronti: una stima immensa. Draghi parla con Macron e Merkel da pari a pari. Questo è il prestigio che abbiamo acquistato, oltre alla competenza specifica”.
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