La carta sconto è sospesa ma il prezzo della benzina continua a crescere, un’impennata costante che dalla metà di febbraio si è trasformata in una stangata per chiunque faccia rifornimento di carburante. “I gestori non possono intervenire in alcun modo – sottolinea Daniela Maroni, presidente dei benzinai di Confcommercio – Il margine per le stazioni di servizio è fermo a 3,5-4 centesimi al litro e siamo a nostra volta penalizzati dalla crescita dei prezzi perché cresce la spesa per l’acquisto del carburante”.
I prezzi
Secondo le ultime rilevazioni del ministero dello Sviluppo economico, la benzina in modalità self service ha un prezzo medio nazionale di 1,566 euro al litro e il gasolio 1,436 euro al litro. Nell’ultima settimana, un pieno di 50 litri è aumentato di 82 centesimi per la benzina e 74 per il gasolio.
“I gestori applicano i prezzi consigliati dalle compagnie – sottolinea Daniela Maroni – L’impennata è legata all’aumento del greggio e dei lavorati. In questo momento inoltre, con l’inasprimento delle restrizioni per la pandemia e la zona rossa i rifornimenti sono nettamente diminuiti e per la nostra categoria la situazione è davvero difficile”.
La carta sconto
L’impennata dei prezzi, unica consolazione, potrebbe portare ad una riattivazione della carta sconto benzina, sospesa al momento perché il prezzo del carburante in Italia è in linea con quello svizzero. “Dipenderà dal nuovo monitoraggio che sarà reso noto a inizio aprile – aggiunge Maroni – ma bisognerà valutare anche l’andamento dei prezzi in Svizzera per capire se sarà ripristinato il bonus nella fascia di confine. Su questo fronte restiamo in attesa, il monitoraggio è relativo al prezzo medio nella fascia di 20 chilometri dal confine”.