Lo fermano per un controllo, lo trovano al volante senza documenti lui inveisce contro gli agenti e minaccia di camminare verso il centro dell’autostrada. Una volta accompagnato in questura, gli accertamenti hanno permesso di scoprire che era ben noto alle forze dell’ordine.
Protagonista del movimentato episodio un 40enne residente a Rozzano (in provincia di Milano) al quale è stato imposto l’alt da una pattuglia della polizia stradale sabato sera mentre percorreva l’autostrada A9 in direzione Sud a Turate.
La reazione dell’uomo
L’uomo ha dichiarato subito di essere sprovvisto di documenti e ha fornito delle generalità che poi si sono rivelate false. Mentre gli agenti stavano svolgendo le verifiche di rito, è improvvisante sceso dall’auto e ha iniziato ad inveire contro di loro mostrandosi in evidente stato di alterazione psico-fisica.
Gli operatori lo hanno quindi invitato a sottoporsi all’alcoltest e al test tossicologico, ma il 40enne ha rifiutato dichiarando di volersi recare a piedi a Rozzano e minacciando di buttarsi al centro dell’autostrada.
In quel frangente è intervenuta anche una pattuglia di Busto Arsizio in supporto ai colleghi ma il conducente dell’auto, allo scopo di sottrarsi ai controlli, ha ripetutamente minacciato gli agenti e ha tentato più volte di colpirli sferrando calci.
Alla fine dopo averlo – a fatica – placato è stato accompagnato negli uffici. Dalle verifiche è emerso che il 40enne, sebbene fosse alla guida, non aveva mai conseguito la patente. Inoltre è risultato già noto alle forze dell’ordine per evasione, omissione di soccorso, danneggiamento, ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, rapina e lesioni.
L’arresto e la condanna
E’stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per i reati di false attestazioni, rifiuto di sottoporsi agli accertamenti (etilometro e test tossicologico) e guida senza patente. Fermo amministrativo per il veicolo perché privo della periodica revisione.
All’esito del giudizio direttissimo, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e, dopo aver chiesto ed ottenuto di essere ammesso al patteggiamento, è stato condannato a un anno di reclusione.