Bottiglie vuote, carte sparse e rifiuti di ogni genere abbandonati. L’area dell’Ippocastano nel quartiere di Como Borghi diventa un caso politico.
“Non è una novità che quella zona sia una specie di Far West lasciato a se stesso, purtroppo – dichiarano Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in Comune a Como e Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd Como Convalle – Da anni l’amministrazione ha abbandonato questa zona, lasciando che scivolasse sempre di più nel degrado. Nemmeno il crimine e la violenza hanno spinto la giunta ad adottare delle contromisure perché quest’area (tutt’altro che periferica e tutt’altro che lontana dal centro) venisse riqualificata o quantomeno presidiata. Il degrado di oggi è diretta conseguenza di questo atteggiamento incurante”, concludono i due dem.
Da parte sua il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Cernezzi, Fabio Aleotti: “La cosa più triste è che la giunta di Como che si è fatta vanto di aver risolto il problema dei senzatetto sotto i portici di San Francesco non manifesti lo stesso zelo nel controllo della città in zone vicine al centro come Como Borghi che vengono abbandonate e si lascia che diventino impunemente dei ghetti. Come consiglieri riceviamo parecchie denunce dello stato di degrado della zona da parte dei cittadini residenti, ci dicono che il fenomeno richiede un intervento decisivo e risoluto”.
“Serve più personale e servono più telecamere. Il degrado è figlio del mancato controllo del territorio”, spiega Pierangela Torresani del gruppo misto.
Sul caso interviene infine il consigliere di Fratelli d’Italia Sergio De Santis che denuncia come già da un anno il suo partito ha scelto proprio quell’area come simbolo del degrado di Como.
“Serve un presidio mobile, anche notturno, perché la situazione è sul punto di scoppiare. E poi serve una forte opera di sanificazione anche in sede di prevenzione della pandemia, e un recupero globale del quartiere”.