“Tutti gli indici ci portano a pensare che la Lombardia da lunedì possa entrare in zona rossa”. La decisione ufficiale è attesa per domani ma ormai il destino sembra segnato, lo spiega il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, il comasco Alessandro Fermi. L’indice Rt ben oltre la soglia dell’1,25, l’essere sopra i 250 casi ogni 100mila abitanti e il tasso di incidenza rispetto alle terapie intensive e sub-intensive non fanno ben sperare. Gli ultimi dati regionali non sono confortanti.
Cosa cambia
Ma cosa cambierà per i lombardi che si trovano già in fascia arancione rafforzato? Solo per fare gli esempi più concreti, con il passaggio alla fascia rossa chiudono anche i nidi, i negozi abbassano le serrande e gli spostamenti sono limitati ai soli motivi di lavoro, necessità e salute.
E proprio rispetto alle scuole la convinzione ormai diffusa tra molti genitori, e cioè che fino a Pasqua si andrà avanti con la didattica a distanza, non sembra poi così lontano dalla realtà anche secondo Fermi.
Il passaggio da arancione scuro a rosso una volta decretato, è bene ricordarlo, non può essere modificato a livello regionale. I governatori, infatti, possono solo stabilire ulteriori restrizioni e un esempio è stato “l’arancione rafforzato” che ha portato misure più stringenti rispetto alla fascia arancione.