Sono 101mila i posti di lavoro persi nel solo mese di dicembre 2020, di cui 99mila erano occupati da donne.
“Dati impressionanti, ma purtroppo non sorprendenti – si legge nella nota diffusa dalla segreteria FP CGIL di Como che commenta i dati nazionali – Nel 2020 dei 444mila posti di lavoro andati persi, 312mila erano occupati da donne, una vera e propria espulsione. La pandemia non ha fatto altro che acutizzare la difficile condizione in cui la maggior parte delle donne si trova quotidianamente: il lavoro di cura in famiglia e nel mondo del lavoro”.
“Questa giornata, 8 marzo, festa non è e né lo è mai stata – scrive ancora la FP CGIL di Como che denuncia – un sistema conservatore e patriarcale, che discrimina le donne sia all’interno del contesto familiare che nei luoghi di lavoro. Per questo, oggi e tutti i giorni, rivendichiamo politiche nazionali e locali di genere, misure reali di sostegno all’emancipazione delle donne e alla conciliazioni dei tempi di vita-lavoro”.