In una Lombardia arancione scuro da oggi entrano in vigore le regole del primo Dpcm firmato dal premier Mario Draghi. Nel documento, valido fino al 6 aprile, vengono scandite le misure relative alle diverse fasce di colore oltre ad una serie di punti fermi che valgono per tutti, indipendentemente dal grado di rischio del proprio territorio.
IL DPCM IN VIGORE DA OGGI AL 6 APRILE
In primis viene confermato l’obbligo di avere sempre con sé le mascherine e di indossarle sia all’aperto che al chiuso, inoltre è obbligatorio mantenere una distanza tra le persone di almeno un metro. In secondo luogo resta il divieto di spostamento tra regioni diverse, salvo per comprovate esigenze lavorative, di salute o di necessità. Sull’intero territorio nazionale le attività produttive industriali e commerciali devono rispettare le disposizioni perviste per contrastare e contenere la diffusione del virus. Un altro punto, ribadito nel testo del decreto, è l’incentivazione – laddove possibile – del lavoro agile.
LE REGOLE DELL’ARANCIONE RAFFORZATO
Ci sono poi divieti e regole che cambiano in base alla fascia di colore, il Dpcm ne prevede quattro: bianca, gialla, arancione e rossa che identificano l’escalation di rischio da basso ad alto.
Per la Lombardia è stata poi l’ordinanza regionale, firmata dal governatore Attilio Fontana, a decretare l’arancione scuro, che durerà almeno fino al 14 marzo.
In regione quindi resta il coprifuoco tra le 22 e le 5 del mattino. Non è possibile recarsi a trovare amici o parenti ed è vietato recarsi nelle seconde case in Lombardia così come chi risiede in altre regioni non può raggiungere le seconde case in Lombardia.
Chi vive nei comuni fino a 5mila abitanti può spostarsi entro un raggio di 30 chilometri (ma non nel capoluogo di provincia).
Le scuole di ogni ordine e grado sospendono le lezioni in presenza, si procede con la didattica a distanza. Aperti soltanto gli asili nido.
I negozi al dettaglio restano aperti, ma può entrare un solo componente per nucleo familiare.
Nei fine settimana, nei festivi e prefestivi chiuse le attività nei centri commerciali (con poche eccezioni come ad esempio farmacie, punti vendita di generi alimentari, edicole e tabacchi). Aperti anche centri estetici e parrucchieri. A bar e ristoranti è consentito solo l’asporto (nel primo caso fino alle 18, mentre nel secondo fino alle 22). E’ sempre permessa la consegna a domicilio.
In questi giorni non si potranno utilizzare le aree attrezzate per gioco e sport nei parchi, nelle ville e nei giardini pubblici.