Recuperare l’ex centro di accoglienza per richiedenti asilo di via Tibaldi a Tavernola per riconsegnare la struttura di via Sacco e Vanzetti a Prestino ai comaschi che si trovano in difficoltà.
La vicenda che riguarda l’ex scuola di via Tibaldi è nota: nel 2014, sulla base di un accordo tra Comune e Prefettura di Como, il ministero dell’Interno aveva stanziato 457mila euro (su 686mila totali) a favore di Palazzo Cernezzi per gli ingenti lavori di ristrutturazione della struttura che a oggi risulta ancora senza destino.
A tornare sulla questione sono Bruno Magatti, presidente di Civitas e la deputata comasca del Partito Democratico, Chiara Braga.
“Per insipienza e superficialità questa giunta è stata capace di bruciare un’opportunità concreta a favore dei nostri concittadini più vulnerabili avuta come lascito da chi l’aveva preceduta – ha spiegato Magatti nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina in streaming – Invece di operare per il bene della città è riuscita nell’irripetibile impresa di lasciare che la Prefettura continui a usare per i richiedenti asilo un bene comunale assolutamente necessario per soccorre i nostri concittadini in difficoltà e, al tempo stesso, di farsi ritirare, perché non utilizzate nei tempi richiesti, le risorse ministeriali ottenute per ristrutturare un secondo immobile, che resta così inutilizzabile.
Civitas ha ricostruito tutti i passaggi della vicenda in una lettera interlocutoria indirizzata al Prefetto, mentre è stata presentata un’interrogazione parlamentare a firma della deputata Braga che sulla questione ha detto: “I ritardi della giunta hanno fatto perdere un’occasione importante alla nostra città. Le risorse stanziate dal Ministero degli Interni sono state di fatto destinate ad altro per mancanza di risposte tempestive da parte dell’amministrazione cittadina”. Poi conclude: “L’ossessione di cancellare quanto avviato dall’Amministrazione precedente e il pregiudizio ideologico hanno prodotto danni di cui purtroppo fanno le spese i comaschi”.