Con la Lombardia in arancione rafforzato lezioni a distanza per gli studenti di ogni ordine e grado. Tra gli sforzi degli istituti e le difficoltà delle famiglie si inserisce il contenuto della disposizione ministeriale che dice che “va garantita la frequenza scolastica degli alunni e degli studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione, nell’ambito di specifiche, espresse e motivate richieste”.
Il vero nodo della questione sta nel fatto che non sono solo i ragazzi con genitori impegnati in corsia per contrastare il Covid ad avere la possibilità di tornare in classe, ma molti di più. C’è chi considera la normativa con la definizione dei “servizi pubblici essenziali” e chi fa riferimento ai codici Ateco delle attività rimaste aperte con i vari Dpcm.
Scorrendo l’elenco di questi ultimi codici ci sono, solo a titolo esemplificativo, anche quanti si occupano di pesca, di fabbricazione di macchine per l’agricoltura. Oppure i servizi postali, l’attività di estrazione di petrolio greggio e gas naturale. Attenzione dunque a molte attività economiche ma le famiglie a questo punto si interrogano sulle decisioni prese e chiedono chiarimenti.
Va infine ricordato come i termini, per chi ne può usufruire, per presentare le richieste in tal senso si chiudono lunedì alle 12.