Il portone si è chiuso alle spalle degli ultimi studenti, almeno fino al 10 marzo non si torna in aula. Con il passaggio della provincia di Como in fascia arancione rafforzato da domani lezioni in presenza sospese. Restano aperti soltanto i nidi mentre gli alunni di Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado che fino ad ora erano riusciti a rimanere in classe (a parte una sospensione per le seconde e le terze medie in zona rossa) tra poche ore dovranno collegarsi al computer per proseguire con la didattica a distanza. Inevitabilmente dirigenti scolastici, insegnanti e famiglie sono alle prese con la necessaria riorganizzazione.
“Da settembre è la prima volta che ci ritroviamo con tutto l’istituto in didattica a distanza non abbiamo esperienza, avremo insegnanti collegati dalla scuola e altri da casa per una questione anche, in alcuni plessi, di tenuta della Rete” ha detto Valentina Grohovaz, dirigente scolastico dell’ istituto comprensivo Como Centro Città
La comunicazione arrivata ieri sera ha messo in crisi molte famiglie, chi può farà smart working gli altri cercano soluzioni non senza difficoltà. “Per le famiglie comprendo i disagi con una settimana consecutiva da organizzare e sole 24 ore di preavviso” aggiunge la dirigente.