Scoperto nel 2018 con un arsenale in casa, a Cermenate, un 39enne è finito a processo con l’accusa di fabbricazione o commercio abusivo di materie esplosive. L’udienza preliminare si è aperta in Tribunale a Como ed è stata poi subito rinviata per un impedimento della difesa. Nell’abitazione dell’uomo erano stati sequestrati 23 ordigni esplosivi di fattura artigianale e anche 5 colpi di mortaio da 200 grammi ciascuno, detenuti illegalmente in quanto necessitavano di una apposita licenza. L’indagine è stata coordinata dal pubblico ministero Alessandra Bellù.