Diga foranea chiusa, contingentati gli accessi al lungolago e alle aree limitrofe, istituzione del senso unico alternato per i pedoni nel centro storico e possibili interventi di limitazione degli ingressi al pubblico in determinate aree della città. Sono soltanto alcuni dei provvedimenti anti assembramento a cui starebbe lavorando il settore polizia locale, protezione civile, reti e strade del Comune di Como, visto il progressivo aumento dei contagi in provincia di Como come nel resto della Lombardia e le recenti ordinanze firmate dal governatore Attilio Fontana per combattere il diffondersi delle varianti all’interno della Regione con l’introduzione di microzone rosse e arancioni.
Como resta dunque sorvegliata speciale. In vista del prossimo weekend Palazzo Cernezzi sta studiando nuovi correttivi da mettere in atto per far rispettare le norme anti assembramenti. L’obiettivo è che non si ripetano le scene viste durante i precedi fine settimana: persone sedute ai tavoli di bar e ristoranti, gite fuori porta e passeggiate in centro con lungo lago preso d’assalto così come le vie dello shopping cittadino. Code di auto, parcheggi pieni e ciclisti ovunque.
Scene che si sono viste in tutta Italia e che i medici e gli addetti ai lavori guardano con estrema preoccupazione per il diffondersi dei contagi.
Intanto a breve si riunirà il tavolo in Prefettura per decide proprio quali saranno le misure anti assembramento da mettere in atto nel prossimo weekend. In quell’occasione il Comune presenterà i nuovi provvedimenti che confluiranno poi nella relativa ordinanza.