I medici di famiglia potranno essere coinvolti nella campagna vaccinale alla popolazione: ieri è stata infatti siglata l’intesa che consente loro di effettuare le somministrazioni. “In Lombardia i sindacati dei medici di famiglia avevano già sottoscritto un accordo per offrire la propria disponibilità – commenta il presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, Gianluigi Spata – La maggior parte dei medici in provincia ha già aderito. Io sono decisamente favorevole, ovviamente le iniezioni devono essere effettuate in sicurezza. Chi ha spazi con determinati requisiti può somministrare le dosi anche negli ambulatori, gli altri in altre strutture vicine. Può trattarsi di palestre, oratori, luoghi ampi che consentano di organizzare la campagna senza rischi. La partecipazione dei medici di base è necessaria per accelerare le vaccinazioni, ma il vero problema è la fornitura delle dosi, che procede a rilento. Sarei già soddisfatto se entro agosto si arrivasse a coprire il 70/80% della popolazione”.
L’accordo raggiunto permette ai medici di famiglia di effettuare le iniezioni anche a domicilio, per quei pazienti impossibilitati a muoversi. “In questo caso insorgono però alcuni problemi di tipo organizzativo – spiega Spata – Alcune tipologie di vaccini, come Pfizer o Moderna, prevedono fialette pluridosi, che una volta aperte devono essere utilizzate nel giro di sei ore. È dunque difficile trovare dieci anziani a cui somministrarle in breve tempo. Si tratta soltanto di una questione di tempistica”.
Importante, per i medici, organizzarsi al più presto. “Questa intesa rappresenta un segnale forte – conclude Spata – Con alcuni colleghi stiamo già pianificando le modalità per iniziare la campagna, cercando di individuare gli spazi adatti”.