“Il Governo proroghi il blocco dei licenziamenti: altrimenti si rischia uno tsunami”.
La richiesta arriva dalla Uil del Lario, che utilizza i numeri spiegare come, fino ad ora, il blocco abbia evitato un’emorragia di posti di lavoro.
Nel 2020 a Como sono state assunte 56.263 persone, 13.360 in meno rispetto all’anno precedente. Gli avviamenti al lavoro, quindi, nell’anno della pandemia hanno subito un drastico calo: -19.2%.
Nonostante ciò, il saldo tra avviamenti e cessazioni nel 2020 è comunque positivo: +4.679.
Ma questo risultato è stato reso possibile solamente dal blocco dei licenziamenti. Le cessazioni, infatti, nel 2020 sono diminuite del 22,6%.
“È necessario che il Governo proroghi il blocco dei licenziamenti per la durata dell’emergenza sanitaria e fino a quando si arriverà alla riapertura continuativa dell’attività produttive – spiega Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil del Lario – e quindi a una ripresa strutturale, che permetta di evitare uno tsunami di soggetti espulsi dal mondo del lavoro, le cui conseguenze sarebbero gravi sia per quest’ultimi sia per l’economia dell’intero Paese”.