Sabato 20 febbraio è la Giornata Nazionale del Personale Sanitario, Sociosanitario, Socioassistenziale e del Volontariato, un’occasione per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio dei “Camici bianchi” nel corso della pandemia da coronavirus del 2020.
“Il 20 febbraio dovrà diventare negli anni una giornata della memoria, soprattutto per le nuove generazioni che non dovranno scordare quello che è successo, quel che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questo periodo, in particolar modo i tanti, troppi operatori della sanità che hanno perso la propria vita per cercare di salvare quella degli altri – commenta Gianluigi Spata, presidente della Federazione Regionale Lombarda degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri e presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Como – Dobbiamo tenere vivo il ricordo delle storie di centinaia di medici, infermieri e operatori socio-sanitari che hanno salvato vite in un’emergenza pandemica senza precedenti, che hanno lavorato con grande dedizione e si sono completamente spesi per gli altri. Ma soprattutto, dovrà essere una giornata di ringraziamento per tutti coloro che lavorano in ambito medico sanitario, negli ospedali, nelle farmacie e sul territorio. Persone che non si possono e non si devono dimenticare quando questa emergenza sarà finita.”
Sabato 20 febbraio alle 10 si terrà una cerimonia nella sede della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici a Roma. In contemporanea un’analoga cerimonia si terrà svolgerà all’Ospedale Civico di Codogno, dove il 20 febbraio dello scorso anno fu identificato il “paziente 1”.
Le due cerimonie si concluderanno con l’inaugurazione di targhe commemorative alla presenza delle Istituzioni.
L’evento di Roma, che prevede un collegamento con Codogno e uno con il Presidente del CPME, Frank Ulrich Montgomery, sarà trasmesso in streaming sul Portale FNOMCeO.