Attese record, codici sms che non arrivano e decine di migliaia di utenti in attesa online. Partenza in salita per il servizio di prenotazioni della vaccinazione anti Covid per gli over 80, attivato alle 13 di oggi e subito subissato dalle richieste.
Al momento del collegamento al portale vaccinazionicovid.servizirl.it, il sistema indica il numero di persone in attesa e il dato, sin dalle prime fasi di attivazione del servizio ha superato i 100mila utenti contemporaneamente collegati per aspettare il proprio turno.
Le attese hanno superato l’ora. Quando finalmente gli utenti riescono a collegarsi, la registrazione dei dati è in effetti rapida e richiede pochi passaggi. Purtroppo però l’odissea non è finita perché molti utenti, inserito come richiesto il numero di cellulare di riferimento, attendono invano il messaggio sms con il codice indispensabile per completare la procedura e vengono “estromessi” dal sistema senza poter completare la registrazione e la prenotazione.
Regione Lombardia ammette “qualche rallentamento nella generazione del messaggio Sms”, che attribuisce “al gestore telefonico” e precisa che gli appuntamenti per le vaccinazioni saranno fissati partendo dai più anziani scendendo fino agli ottantenni.
“In due ore dall’attivazione del servizio sono state oltre 12mila le adesioni – fanno sapere dalla Regione – Di queste 1.488 sono state effettuate tramite le farmacie e 88 dai medici di base mentre sono circa 114mila gli utenti in coda”. “Si sta rilevando qualche rallentamento nella generazione da parte del gestore telefonico dell’Sms necessario alla validazione del numero di cellulare inserito e nell’attesa la sessione potrebbe scadere richiedendo un nuovo accesso – aggiungono dal Pirellone – Abbiamo già provveduto a contattare il gestore telefonico affinché la problematica venga risolta al più presto”.
“Si ricorda – concludono dalla Regione – che l’adesione può essere espressa senza fretta anche nei prossimi giorni e che l’ordine di registrazione sulla piattaforma non corrisponderà all’ordine in cui si verrà vaccinati. La priorità sarà data ai cittadini ultracentenari, che in Lombardia solo oltre 4.000, a scalare sarà il turno degli ultra novantenni fino ad arrivare ai nati nel 1941”.