Si svolgerà regolarmente l’edizione 2021 del Premio Chiara, di cui era promotore anche il saggista comasco Federico Roncoroni, morto all’inizio di febbraio, curatore dell’eredità letteraria di Piero Chiara. Lo conferma l’Associazione Amici di Piero Chiara, fondata alcuni anni dopo la morte dell’autore de ‘La stanza del Vescovo’, nel 1986. “Con Roncoroni ci eravamo sentiti fino a poco tempo prima della sua morte che ha colto davvero tutti di sorpresa anche se si sapeva che non stava tanto bene – ha detto all’Ansa Bambi Lazzati, direttrice e legale rappresentante dell’Associazione, presieduta da Romano Oldrini -. Per l’edizione 2021 del Premio, che sarà assegnato ad ottobre, era già stato deciso tutto con lui, anche il tema del racconto nel concorso riservati ai giovani, la libertà”.
Resta da vedere invece che decisioni saranno prese per il patrimonio letterario, compresi molti inediti, di Piero Chiara, che lui stesso aveva affidato a Roncoroni, suo stretto collaboratore e amico. Roncoroni, docente (la sua ‘Grammatica essenziale della lingua italiana’ edita da Mondadori è tra i testi più adottati nelle scuole italiane), linguista e a sua volta scrittore (tra l’altro una biografia di D’Annunzio scritta con lo stesso Chiara), conservava un archivio di manoscritti, lettere, inediti, nella sua casa di Como e ogni tanto pubblicava qualcosa. “Il nostro augurio e la nostra speranza – ha detto Lazzati – è che tutto venga portato avanti nel modo giusto e corretto che voleva Piero Chiara”. Seguendo la volontà dello scrittore nato a Luino, ogni tanto Roncoroni infatti rendeva pubblico qualche scritto e sembra che il patrimonio letterario ne riservi ancora molti.
Proprio in occasione di uno degli eventi legati al prossimo Premio sarà presentata una poesia inedita.