Un’interrogazione scritta alla Commissione europea con al centro l’annunciata chiusura della Henkel di Lomazzo, una delle sedi italiane della multinazionale tedesca leader nella produzione di detersivi. A presentarla è l’eurodeputata del Pd Patrizia Toia, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia, per chiedere “quali iniziative intende intraprendere per rispondere alla grave situazione segnalata” e se “nella imminente revisione della strategia di politica industriale ci sarà spazio per un ruolo della Commissione nelle diverse crisi aziendali e occupazionali in corso negli Stati membri”.
La chiusura dello stabilimento di Lomazzo, scrive Toia, risponde al “poco chiaro principio di avere un solo stabilimento produttivo per Stato membro, indipendentemente da considerazioni economiche più strutturali sulla performance del sito”.
Inoltre, ha aggiunto, “l’azienda, e il sito di Lomazzo, sono in attivo e negli ultimi mesi hanno fatto ricorso a straordinari e al congelamento di ferie e permessi dei lavoratori a fronte di un importante carico di lavoro. Dunque – chiude l’eurodeputata – la scelta non è dettata dalla crisi economica in corso ed è perciò ancor più incomprensibile, con soli sei mesi di preavviso, durante un periodo di grande difficoltà economica per l’intera Unione”.
Sempre in giornata è arrivato anche il sostegno di 25 sindaci della provincia e la solidarietà delle aziende comasche dei settori Chimico e Gomma Plastica che hanno annunciato lo sciopero di un’ora a fine turno per la giornata di lunedì 22 febbraio.