“Bambina mia, Sharon. Esco dal mio silenzio solo per te. Tu sei nella luce e non mi dimentichi. Sei il mio aiuto, non capisco come ma conosci il cammino per arrivare a me. Dammi la forza di non arrendermi”. La mamma della bimba di 18 mesi morta a Cabiate l’11 gennaio scorso parla alla sua bimba in un lungo messaggio affidato a Elisabetta Fontana e Lara Citterio, le due legali che la assistono dopo la svolta nelle indagini su quello che inizialmente era stato descritto come un tragico incidente domestico. L’autopsia avrebbe rivelato tutt’altro e i carabinieri hanno arrestato Gabriel Robert Marincat, compagno della mamma della piccola, accusato di aver picchiato e maltrattato la bimba e di aver abusato di lei.
“So che anche se non ti vedo ci sei sempre. Sei tra gli angeli e vegli su di me. Ti penso felice – scrive la mamma – Come me ti fidavi e come me sei stata tradita. La persona con cui da pochi mesi avevo messo su famiglia e che diceva di volerti bene continuava a ribadire che ti eri fatta male in un incidente domestico – scrive la mamma della bimba – Nella tragedia si nascondeva invece una crudele, irrazionale, inaccettabile verità”.
La mamma della bimba si fidava del convivente e le aveva lasciato la figlioletta per andare a lavorare.
“Eri troppo piccola per morire da vittima”, dice ancora la giovane mamma che ora precisa: “Non cerco vendetta ma giustizia”.
L’avvocato rivolge anche un appello a tutta la comunità di Cabiate perché stia vicino alla famiglia della bimba tanto duramente provata.