Asilo nido di Lora verso la privatizzazione, scoppia la polemica in città. Sul piede di guerra i sindacati che chiedono un incontro urgente con l’amministrazione cittadina. “L’Assessore Bonduri aveva dichiarato non più tardi di luglio 2020 che le modifiche al regolamento comunale non avrebbero determinato alcuna esternalizzazione degli asili nido comunali nel corso dell’attuale governo della città di Como. Peccato che quella promessa è già svanita e dimenticata”, attaccano in una nota i sindacati Funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil. La dura posizione arriva dopo l’annuncio di ieri del Comune che ha fatto sapere di aver avviato una consultazione preliminare “finalizzata a capire meglio le esigenze del mercato per l’eventuale gestione esternalizzata dell’asilo nido di Lora”.
“L’affidamento della gestione a soggetti privati porterà ad una disparità di trattamento tra operatori (con conseguente dumping contrattuale) e i soggetti terzi esterni all’amministrazione assumeranno le decisioni, con evidenti risvolti sulla qualità del servizio erogato che non sarà più quello attuale – si legge ancora nella nota – La privatizzazione comporterà una modalità organizzativa diversa all’interno di un unico servizio, con una promiscuità pubblico/privato ingestibile”.
Infine i sindacati scrivono: “Nessuna comunicazione nessuna nota, nemmeno una telefonata per avvisare RSU, Organizzazioni Sindacali, lavoratrici e lavoratori. Queste modalità appare ancora più grave dopo che a luglio 2020 era stato dichiarato lo stato d’agitazione del personale poi revocato solo a novembre 2020. Chiediamo all’amministrazione di convocare un incontro urgente”.
“Credo che serva una vera e dura reazione da parte degli abitanti del quartiere di Lora e dei cittadini comaschi – spiega Bruno Magatti, presidente di Civitas-Progetto Città – Gli asili nido di Como sono un bene che non può essere distrutto da coloro che nemmeno hanno contezza dell’importanza che questo servizio ricopre per i cittadini e per gli operatori del nido”.