Prima il divieto di avvicinamento, poi gli arresti domiciliari e infine la custodia cautelare in carcere.
E’l’epilogo giudiziario che vede protagonista un 45enne di origine marocchina per maltrattamenti nei confronti della ex moglie.
I fatti risalgono agli anni del matrimonio. Da quanto è stato ricostruito, durante la convivenza l’uomo, spesso ubriaco, avrebbe più volte maltrattato la moglie con violenze, anche sessuali. Nell’aprile del 2019 la decisione di trasferire la famiglia nell’erbese ha fatto scaturire la contrarietà della donna poichè sarebbe stata allontanata dai parenti.
Proprio per questo sarebbe stata picchiata brutalmente davanti ai figli minori. A quel punto però ha trovato il coraggio di denunciare il marito.
Alla luce delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Como, il giudice per le indagini preliminari aveva emesso un primo provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento e della dimora a Como; divieto più volte disatteso in quanto il marito violento continuava a cercare la donna fuori dall’abitazione e a seguirla per strada. In seguito a questi episodi è stato eseguito l’aggravamento della misura cautelare e sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Ma anche in questo caso l’uomo, in diverse occasioni, si è fatto trovare fuori dall’abitazione dove era sottoposto, appunto, ai domiciliari, per questo motivo all’ennesima violazione, su richiesta della Procura, il giudice ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed è stato trasferito al Bassone di Como.