La sterzata verso Bergamo, anziché verso Como, della Confindustria di Lecco–Sondrio non preoccupa il presidente della Camera di Commercio ente che da tempo ormai riunisce i due rami del Lario. “Non conosco le dinamiche che sono entrate in gioco in questa decisione – ammette Marco Galimberti – avevano iniziato un percorso insieme ma poi è cambiata la direzione. Non mi dà però preoccupazioni – aggiunge – significa che si continuerà a lavorare come avviene ora. Lecco è già con Sondrio mentre Como è separata”.
E’ evidente però che una sinergia tra gli industriali comaschi e lecchesi per molti era una logica conseguenza o comunque un’operazione auspicabile. Sindacati e categorie hanno dichiarato le loro preoccupazioni e perplessità sono state espresse anche dal numero uno degli industriali comaschi, Aram Manoukian.
Saltata l’aggregazione con Como, quindi, il percorso di Lecco verso Bergamo sembra ormai segnato.
C’è chi pensa che a contribuire a questo cambiamento di rotta siano intervenute frizioni interne proprio alla Camera di Commercio, lo scorso novembre. Sembra, infatti, che si sia creata una spaccatura che ha lasciato il segno. Per la precisione la relazione di accompagnamento al bilancio dell’ente di via Parini aveva creato malumori e la votazione del documento, utile a indicare dove e come indirizzare le somme previste, aveva visto l’astensione di Confindustria Como, Cna, Confesercenti Como, Compagnia delle Opere e l’ambito assicurativo e del credito. Uno scontro poi ripianato con la successiva approvazione del documento ma che potrebbe aver lasciato degli strascichi.
“Io non credo che un singolo episodio possa aver determinato un tale cambio di rotta – ha risposto ancora il presidente della Camera di Commercio – chiarite le varie posizioni stiamo lavorando tutti insieme. Non ritengo che possa essere stato il fattore determinante. Io non conosco le motivazioni di questo cambio di direzione – ribadisce Galimberti – per quel che ci riguarda posso solo dire che abbiamo sempre avuto grande collaborazione da parte di entrambe le Confindustria”.
Da quasi due anni, è noto, la Camera di Commercio è unica per Como e Lecco. Un allineamento che a questo punto non ci sarà sul fronte industriale. “Per legge abbiamo dovuto unirci – chiarisce ancora Galimberti – al di là delle innegabili difficoltà iniziali, stiamo procedendo insieme e ragioniamo come un’unica identità lariana, e sin dall’inizio – conclude – abbiamo specificato che non si lavora ognuno per sé”.