Industriali di Lecco e Sondrio sempre più vicini ai colleghi di Bergamo. E così l’iniziale progetto di alleanza che vedeva l’associazione comasca incamminata in direzione proprio di Lecco, adesso sembrerebbe trovarsi di fronte a un ostacolo tanto improvviso quanto di complessa gestione.
Lo stesso presidente di Confindustria Como, Aram Manoukian, a inizio gennaio aveva manifestato una certa sorpresa nell’improvvisa deviazione di Lecco verso la bergamasca. Salvo improbabili ripensamenti il territorio comasco, già allineato con l’altro ramo del Lario per la Camera di Commercio, sembra invece disallinearsi sul fronte degli industriali.
«Sinceramente non possiamo nascondere la perplessità per la scelta compiuta dai colleghi di Lecco e Sondrio, diversa rispetto a quella che sarebbe stata naturale conseguenza del percorso intrapreso proficuamente in questi ultimi anni dalle due Associazioni oltre che da una logica territoriale – ha detto il numero uno di Confindustria Como -. È innegabile che i progetti a cui stavamo lavorando, nonché quelli in fase di realizzazione all’interno della Camera di Commercio, possano perdere il giovamento di un’alleanza che, da parte nostra – chiarisce Manoukian – aveva un forte carattere qualitativo per il valore aggiunto che la sinergia delle due associazioni avrebbe potuto trasmettere ai nostri territori. Con questo, noi non perdiamo certo la barra, forti anche di un senso di appartenenza e condivisione che ho potuto sempre più apprezzare all’interno di Confindustria Como, anche se è evidente che l’iniziativa di Confindustria Lecco e Sondrio di guardare verso altri territori non favorisca l’attenzione e la focalizzazione che la comunità si sarebbe attesa».
«Una sinergia era auspicabile e sicuramente avrebbe portato ulteriori vantaggi per i nostri territori, fatto ancor più importante specialmente in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo» spiega Salvatore Monteduro, segretario provinciale Uil Como Lecco.
Il destino dell’aggregazione industriale sembra ormai segnato e c’è chi pensa che a contribuire a questo cambiamento siano intervenute frizioni interne proprio alla Camera di Commercio stessa.
«Non entro nel merito delle decisioni – dice Gaetana Mariani, che nella giunta della Camera di Commercio di Como Lecco rappresenta proprio gli industriali di Como – ma non vedo criticità. Noi lavoriamo da tempo, con assiduità e profitto insieme ai colleghi di Lecco. Non vedo motivi per cui tale decisione potrebbe avere ripercussioni negative».