E’ iniziata oggi la lotteria degli scontrini, partita tra dubbi e critiche di politici e commercianti.
Pagando con carta o bancomat in un negozio fisico si ottiene un biglietto virtuale ogni euro di spesa. L’11 marzo, la prima estrazione mensile distribuirà premi da 100.000 euro a dieci acquirenti e premi da 20.000 a dieci esercenti. Sono esclusi dal concorso gli acquisti online, in contanti e per articoli detraibili con la tessera sanitaria. Per partecipare l’acquirente deve mostrare all’esercente un codice lotteria (su carta o su smartphone) al momento dell’acquisto: un codice a barre e alfanumerico che si ottiene inserendo il proprio codice fiscale sul portale www.lotteriadegliscontrini.gov.it.
Tuttavia, come anticipato, non mancano le polemiche. Scrive Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale della Lombardia: ”In un momento di incertezza economica in cui le attività commerciali non sanno quando possono restare aperte o chiuse, penso sia inutile, oltre che gravoso, obbligare gli esercenti a partecipare a un’iniziativa dello Stato, dove i costi superano i benefici”.
I costi di cui parla Fermi sono quelli relativi all’adeguamento del registratore di cassa. “La lotteria degli scontrini è una follia – aggiunge il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli – una follia che comporta costi aggiuntivi per adeguare i registratori di cassa e una grave perdita di tempo all’atto del pagamento, con la concreta prospettiva di creare code. Non esiste peggior momento per introdurre una lotteria che comporta costi e perdite di tempo”.