Con la Lombardia in zona gialla, da lunedì, e stando alle prescrizioni pubblicate sul sito del governo, «il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con modalità di fruizione contingentata e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre».
Inevitabile chiedersi cosa accadrà a Como. «Avremo una riunione lunedì mattina sul tema e su altri punti all’ordine del giorno – ha spiegato l’assessore alla Cultura di Como Livia Cioffi – Sicuramente apriremo secondo le disposizioni ministeriali per le zone gialle».
Anche Erba con il suo museo si sta muovendo come spiega il sindaco, Veronica Airoldi: «La direttrice si è già incontrata con l’assessore alla Cultura per elaborare una strategia. Di sicuro c’è voglia e bisogno di tornare alla cultura in presenza, perché un anno di pandemia pesa non solo sulla salute fisica ma anche su quella psicologica – ha detto – Penso in particolare alle scuole che potranno utilmente visitare il nostro museo in sicurezza, speriamo quanto prima. Lo sguardo è già all’estate – chiude Airoldi – nella speranza di poter ospitare sia pure con gli opportuni accorgimenti di sicurezza spettacoli al Licinium e al Parco Mainoni».
Guarda all’estate anche Isabella Girgi, assessore alla Cultura di Cantù. «Speriamo che la zona gialla si mantenga e che per l’estate si possano tenere spettacoli all’aperto, l’estate scorsa ne abbiamo avuti in programma 42 e ora ci siamo voluti muovere per tempo, il 15 febbraio scadrà il bando per “Cantù estate” aperto a chi voglia collaborare con noi per la programmazione di almeno 35 eventi».
A Como al momento non risulta ci sia nulla di analogo all’orizzonte: l’anno scorso il bando estivo fu bloccato dall’esplosione della pandemia.