La Lombardia passa in zona gialla, non da domani, domenica, come solitamente accaduto in passato per il cambio di colore, ma da lunedì 1 febbraio. Un cambio che lascia a bocca asciutta i numerosi ristoratori e titolari di bar, che si aspettavano di poter aprire domani, giorno festivo, a pranzo. Il passaggio di fascia arriva, alla luce dei dati epidemiologici, dopo la lunga serie di polemiche partite dall’errore costato alla Lombardia la zona rossa.
A partire da lunedì, dunque, resta vietato circolare dalle 22 alle 5 e spostarsi in altre regioni, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. È invece consentito circolare dalle 5 alle 22 all’interno della propria regione, fare visita una sola volta al giorno a casa di parenti o amici, al massimo in due persone accompagnate dai figli minori di 14 anni, da persone disabili o non autosufficienti conviventi. Il rientro alla residenza o domicilio è sempre consentito.
Le attività di ristorazione possono riaprire dalle 5 alle 18. È permesso il consumo al tavolo per massimo quattro persone, salvo i conviventi. Non sono previste restrizioni per la consegna a domicilio ed è possibile l’asporto fino alle 18 per i bar senza cucina e fino alle 22 per le altre attività. Riaprono anche mostre, musei e luoghi della cultura dal lunedì al venerdì, con ingressi contingentati, ma restano chiusi teatri e cinema, palestre e piscine. Aperti i negozi, mentre rimangono chiusi nei festivi e prefestivi quelli all’interno dei centri commerciali, a eccezione di specifiche categorie merceologiche.
Per quanto riguarda la scuola, restano in presenza le materne, le elementari e le medie, mentre gli studenti delle superiori rimangono in presenza al 50 o 75 per cento.