Ritardi permettendo la campagna vaccinale di massa, quando partirà, vedrà i comaschi recarsi in uno dei due hub prescelti: Villa Erba di Cernobbio e Lariofiere di Erba. Ma c’è chi propone anche altre location in città, a partire dalla Caserma De Cristoforis e dal San Martino.
Il consigliere comunale, capogruppo del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti annuncia un’interrogazione. «L’intento è di chiedere al Comune di Como se vorrà farsi parte attiva con gli enti competenti per poter impiegare proprio queste due sedi».
Sulla necessità di riflettere su possibili alternative è d’accordo anche Stefano Fanetti, capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi che concorda anche sulle aree proposte. «Cercando di risolvere i dubbi avanzati su possibili e comprensibili difficoltà viabilistiche – ha spiegato – forse queste due potrebbero rivelarsi scelte migliori essendo luoghi più comodi da raggiungere per i comaschi».
A rispondere è il sindaco Mario Landriscina: “Le aree di cui si parla non sono nelle disponibilità del Comune – chiarisce subito – ribadisco che laddove la filosofia preveda una diffusione capillare sul territorio si potranno usare centri civici, palestre, scuole, edifici comunali senza interferire con le eventuali attività che si svolgono all’interno. Il Comune c’è, così come c’è nel fornire risorse umane che possano essere di supporto, un esempio è la polizia locale”. “Se servisse un luogo unico dove far confluire le persone – aggiunge il primo cittadino – ci siamo comunque, un esempio potrebbe essere l’autosilo Valmulini, adeguatamente attrezzato e comunque – ribadisce – non si tratta solo di trovare spazi ma anche fornire l’aiuto necessario per i servizi correlati”.
Ricordiamo che gli hub nascono per le persone che potranno raggiungerli, quindi non anziani né persone fragili che seguiranno invece altri percorsi.