Le ricerche sono durate due giorni, fortunatamente però si sono concluse con la notizia del ritrovamento dei due 14enni che si erano allontanati da casa il 27 gennaio.
Stamattina l’epilogo, i due (una ragazza e un ragazzo residenti rispettivamente nell’Olgiatese e a Como) stanno bene e sono stati riaffidati ai genitori.
Sono stati rintracciati in città nei pressi della stazione ferroviaria di Como Borghi.
Ancora non è chiaro il motivo del loro allontanamento, da quanto è stato possibile ricostruire avrebbero dovuto recarsi a scuola nel giorno in cui riaprivano gli istituti superiori, ma in aula non sono mai entrati. Da quel momento sono scomparsi nel nulla.
I genitori del ragazzo, spaventati, hanno chiesto aiuto alle volanti della Questura, quelli della ragazza ai Carabinieri della stazione di Appiano Gentile. Sono state fornite le fotografie e tutte le indicazioni utili al ritrovamento, compreso l’abbigliamento indossato. Da quel momento è scattato il protocollo per la ricerca di persone scomparse. Difficile si è rivelata l’individuazione, perché i due 14enni hanno tenuto il telefono spento quasi sempre. Le ricerche, avviate anche in ambito nazionale, sono proseguite giorno e notte, carabinieri e polizia hanno perlustrato le aree solitamente frequentate dai due adolescenti fino a quando sono riusciti a circoscrivere la zona dove avrebbero potuto trovarsi i ragazzi. Stamattina, alle 8.30, il giovane è stato avvistato da una pattuglia in via Sirtori, proprio l’abbigliamento sarebbe stato determinante per il riconoscimento, è stato fermato e identificato. Dopo aver esitato per un momento ha poi ammesso di essere il ragazzo che stavano cercando. L’amica era poco distante, nei pressi di piazzale Gerbetto.
Sono quindi stati riaffidati ai genitori. Starebbero bene, anche se sono stati visitati per precauzione dai medici. Avrebbero trascorso due giorni senza ripararsi dal freddo e dormendo per strada. Per questo motivo sono stati trovati molto provati.
L’episodio a pochi giorni dalla scomparsa di due minorenni, tra Como e Villa Guardia, che «non sopportavano più le restrizioni del Covid», questa volta – come detto – il motivo dell’allontanamento non sarebbe da ricercare nell’esigenza di libertà dopo il lockdown e la zona rossa, ma in altre questioni che non sono note.