Caos Pedemontana, Dario Balotta presidente ONLIT (l’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti e Infrastrutture) alza nuovamente l’attenzione sull’opera. “Ferma da 10 anni al 30% del tracciato, e priva di traffico, in queste settimane l’autostrada è sotto due spade di Damocle –spiega Balotta-: la scadenza del termine entro il quale avrebbe dovuto ottenere dal mercato il finanziamento bancario che serve a finirla (oltre 2 miliardi di euro), e la scadenza del diritto di espropriare le aree dove dovrebbe passare. Se anche una sola delle due proroghe saltasse, verrebbe meno l’intero progetto, e otterrebbe finalmente ragione la Procura di Milano che già 5 anni fa ne aveva chiesto il fallimento”.
Scadenze che sono state prorogate all’ultimo minuto, come spiega, Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia, sull’audizione con i vertici di Pedemontana che si è tenuta oggi in Commissione regionale Bilancio: “I termini delle gare per individuare i partner di Pedemontana in scadenza il 26 febbraio verranno prorogati a causa del Covid e della normativa che ha sospeso per 82 giorni i termini amministrativi”: spiega Fumagalli.
“Tre inutili mesi”, sostiene invece Balotta, perché difficilmente basterebbero per ottenere il finanziamento.
Infine, Fumagalli provoca: “Mi chiedo se i dati forniti per la gara siano corretti o se come quelli per la zona rossa siano affetti da qualche ‘baco’. Che finirebbe per far diventare l’autostrada più cara d’Italia in quella più cara al mondo. Chissà se tra i requisiti di gara hanno anche messo tanta pazienza e comprensione”.