Petizione al governo per salvare le imprese e lavoratori del turismo piegati dagli effetti della pandemia sull’economia, la Federalberghi, la Federazione della Associazioni Italiane Alberghi e Turismo, lancia un grido d’allarme sulla situazione delle attività e chiede un immediato aiuto da parte del governo.
Secondo le rilevazioni ufficiali -scrive la Federazione di categoria-, si può stimare che il 2020 si sia chiuso con una perdita di 236 milioni di presenze, con un calo di oltre il 54% rispetto all’anno precedente, con punte che in alcune località hanno superato l’80%. Purtroppo, il 2021 si è aperto all’insegna di un ulteriore peggioramento.
Inoltre il 75% per cento dei dipendenti delle imprese turistico ricettive e termali è senza lavoro.
Durante l’Assemblea generale -nel corso della quale è stata definita la petizione- è stata sottolineata l’importanza che il turismo riveste per l’economia italiana e sono stati evidenziati i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive a causa della pandemia.
In particolare la provincia di Como, dagli ultimi dati statistici, ha avuto una netta diminuzione di arrivi (-60,2%) e presenze (-58,4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Associazione Albergatori di Confcommercio Como, presente all’Assemblea generale, ha condiviso tutti gli interventi richiesti: riconoscimento di ristori efficaci che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire, interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali), esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis, IMU, TARI e canone RAI), sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione, riduzione dell’aliquota IVA al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale e sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi.