Con 156 voti a favore, dopo avere incassato la fiducia della Camera, ll governo Conte è passato al Senato ma i numeri sono risicati e la situazione politica è tutt’altro che definita e l’opposizione incalza.
«Abbiamo assistito a un teatrino vergognoso – spiega il deputato leghista, il comasco Nicola Molteni – per un paese con il record dei morti per Covid e zero crescita economica. Senza contare che in Lombardia paghiamo l’accanimento di una zona rossa che non meritiamo. Si è data fiducia a un governo debole – dice ancora – che non dà certezze. L’unica alternativa è il voto».
«Uno spettacolo pessimo – aggiunge la senatrice comasca del Carroccio, Erica Rivolta – si è percepita la fibrillazione del governo nel cercare sostegni a destra e a manca. Ciò detto siamo responsabili e abbiamo votato in commissione Bilancio le misure urgenti legate allo scostamento per dare tutela al lavoro e alle imprese, alle forze dell’ordine e alla sanità, compresa la rimodulazione del rinvio delle cartelle esattoriali».
Da parte sua Alessio Butti, deputato comasco di Fratelli d’Italia, sottolinea che «è stato toccato il fondo, ho vissuto trenta crisi di governo nella mia lunga esperienza parlamentare ma non si è mai scesi così in basso. Inoltre è gravissimo che la crisi sia stata basata su personalismi, tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte, in un momento di crisi sanitaria ed economica come quello che vive l’Italia. E le ricadute sul Lario saranno pesantissime».
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni dei democratici e dei pentastellati. “La fiducia ottenuta ieri al Senato allontana lo spettro di una crisi di Governo indecifrabile, da noi non voluta, che irresponsabilmente avrebbe portato l’Italia a compiere un salto nel buio – ha detto, la deputata comasca del Pd Chiara Braga – La fiducia è un primo passo, un nuovo punto di partenza per rilanciare l’azione dell’esecutivo, che andrà sicuramente rafforzato, con un patto di legislatura fatto di idee, visione e progetti necessari per dare vita alle riforme di cui l’Italia ha estremamente bisogno.” “Quanto accaduto dimostra che ancora una parte di politica ha il contatto con la realtà. Una crisi aperta in questo momento è da incoscienti – sottolinea Giovanni Currò, deputato lariano del Movimento 5 Stelle – Questo non è il momento di protagonismi ma di unirsi per uscire fuori dalla crisi. Ieri abbiamo assistito ad una maggioranza che ha retto nonostante le defezioni di un gruppo politico. Avanti così e avanti con Conte – conclude Currò – per il bene dei cittadini”