“Nessuno si salva da solo” riuniti sotto questo slogan sono pronti a protestare e a denunciare le gravi difficoltà che stanno vivendo.
Parte da 100 commercianti dell’associazione “Canzo…Oltre le vetrine” l’iniziativa in programma per giovedì 28 gennaio dalle ore 16.00 alle 17.00 che vedrà i negozi abbassare la serranda mentre all’esterno delle attività ci saranno i titolari con un cero in mano e un cartello in cui si chiede di poter tornare a lavorare a pieno ritmo nel rispetto delle norme di sicurezza. La protesta parte dal paese dell’Erbese ma punta ad arrivare a tutti i colleghi della provincia di Como ed oltre.
“Vogliamo mandare un messaggio forte di solidarietà nei confronti di chi è costretto a restare ancora chiuso e di chi invece con difficoltà porta avanti la sua attività – spiega l’associazione dei commercianti “Canzo… Oltre le vetrine” -. Vogliamo inoltre sensibilizzare tutti i cittadini sugli effetti che questa crisi avrà in futuro, un paese completamente morto”.
Da qui parte l’appello di adesione rivolto a tutte le attività commerciali della provincia di Como: “Nessuno si salva da solo: ti chiediamo se sei aperto di abbassare la serranda alle 16 del 28 gennaio per un’ora e di porti fuori dall’ingresso del negozio con il cero e il manifesto che reclama il diritto a lavorare in sicurezza – si legge – Se sei chiuso per Dpcm ti chiediamo di presentarti comunque davanti al tuo locale con il cero e il manifesto che puoi scaricare in rete. Questo gesto di unione e comunità vuole dimostrare che, nel rispetto delle regole, salute e lavoro possono convivere”.
L’associazione “Canzo… Oltre le vetrine” conta circa 70 soci che, insieme con altri 30 commercianti canzesi, hanno già manifestato l’intenzione di aderire alla manifestazione di protesta: il messaggio sta viaggiando attraverso i social con l’obiettivo, appunto, di investire l’intero territorio comasco.
L’iniziativa trova il sostegno di Confesercenti Como: “Diventa essenziale in momenti come questi mostrare unità e reciproca solidarietà – ha detto il presidente Claudio Casartelli – manteniamo alto il grido di dolore di chi, per astruse indicazioni normative, rischia di perdere la propria attività. Servono interventi concreti per uscire da questo momento devastante per i settori del commercio, della ristorazione e del turismo”.