Viadotto dei lavatoi, lavori al via a febbraio, il Pd attacca: si rischia il caos.
Stefano Fanetti, capogruppo democratico a Palazzo Cernezzi, teme infatti forti ripercussioni sulla circolazione dato che sono previste chiusure al traffico nel fine settimana.
“Finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel per il viadotto dei lavatoi e per i comaschi che negli ultimi tre anni hanno subito innumerevoli disagi alla viabilità a causa delle condizioni di quest’opera. Bene dunque che si intervenga in maniera risolutiva ma il Comune di Como – dice Fanetti- deve vigilare sull’andamento dei lavori, in modo che questi non si trasformino nell’ennesimo girone infernale per gli automobilisti comaschi. Il cantiere dovrebbe infatti iniziare tra qualche settimana e dovrebbe durare per un anno: il condizionale è d’obbligo per un’opera del genere la cui storia recente non lascia certo dormire sonni tranquilli”.
L’assessore Pierangelo Gervasoni, spiega il rappresentante Dem, ha assicurato che i lavori procederanno di notte e nei weekend, con possibili chiusure in giornata: “Che sia davvero così altrimenti si rischia il caos, nonostante il traffico ridotto dalle restrizioni Covid”, sottolinea Fanetti che ricorda come: “Nei primi mesi dell’incarico di Gervasoni ci sono stati infatti alcuni episodi di mancata comunicazione tra gli uffici e le ditte incaricate dei lavori con conseguenti disagi. L’unico auspicio per Como e i comaschi è quindi che il coordinamento del Comune con l’azienda che eseguirà i lavori sia massimo. La città ha già scontato abbastanza ritardi, code e incolonnamenti in tutto questo tempo: è ora di voltare pagina”.
Da parte sua l’avvocato Mario Lavatelli, presidente dell’associazione Acus, auspica a sua volta che il Comune si faccia carico: “Di una direzione lavori efficiente e stringente che garantisca tempi brevi. I disagi siano ridotti al minimo in un’area cruciale e particolarmente complessa del sistema viabilistico dove non ci sono facili soluzioni”.