“La Lombardia si sta avvicinando alla zona rossa: tutti i parametri stanno peggiorando”.
Poche parole, ma di contenuto decisamente grave, quelle pronunciate questa mattina dal governatore della Lombardia Attilio Fontana ai microfoni di SkyTg24.
“La scorsa settimana – ha aggiunto Fontana – l’indice Rt si è improvvisamente innalzato a 1,24 e tenendo conto dei nuovi parametri ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa. Mi auguro che questi numeri si invertano, ma se non avverrà il rischio della zona rossa è più che concreto. E in questo caso, la zona rossa prevede la chiusura delle scuole. Stiamo peggiorando in tutti i parametri”.
Da oggi è stata nuovamente introdotta in Italia la classificazione delle regioni per colore in base al livello di rischio. La Lombardia è arancione, insieme con Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia. Tutto il resto d’Italia è giallo. Rispetto al weekend, quindi, per lombardi e comaschi non cambia sostanzialmente nulla, in termini di restrizioni. I confini delle regioni sono ovviamente chiusi. In linea generale, sono vietati tutti gli spostamenti verso un comune diverso dal proprio, ad eccezione di quelli dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.
Invariato il coprifuoco. Tra le 5 e le 22 è possibile spostarsi liberamente all’interno del proprio comune, quindi anche fare visita a parenti o amici ma solamente entro i confini del comune. A chi vive in un comune fino a 5.000 abitanti, è comunque consentito spostarsi liberamente tra le 5 e le 22 entro i 30 chilometri con il divieto però di andare nei capoluoghi di Provincia. Aperti i negozi al dettaglio, mentre bar e ristoranti possono vendere solamente da asporto, dalle 5 alle 22, o a domicilio, senza limiti di orario. Aperti anche parrucchieri e centri estetici.