“Gli studenti lombardi delle scuole superiori sono ormai a casa da un anno. Una situazione inaccettabile”: è la reazione del consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo, alla notizia del rinvio del rientro in classe al prossimo 25 gennaio. “Questo non solo avrà pesanti ripercussioni sulla formazione e sul benessere di migliaia di ragazze e ragazzi, – dichiara Orsenigo – ma ancora una volta tradisce la disarmante incompetenza di chi governa la regione. Sono stati mandati all’aria sforzi di mesi di territorio, sindaci, docenti e trasporto pubblico per poter riaprire in sicurezza”.
Proprio il nodo dei trasporti, secondo il consigliere dem, dimostrerebbe la mancanza di preparazione della Regione al rientro in classe: “Sulle linee Trenord che servono gli istituti scolastici del comasco, monzese e milanese – dice Orsenigo – abbiamo corse ridotte, posti dimezzati e rischio di assembramenti. Di tempo ce n’è stato: – continua il consigliere – per una giunta che decide a cuor leggero di tenere i ragazzi chiusi in casa, senza socialità ad alienarsi dietro a uno schermo, la continuità scolastica non è una priorità”.
“Gli studenti delle superiori e delle università, con il protrarsi della didattica a distanza, stanno accumulando diverse lacune sul piano della formazione personale ed interpersonale che difficilmente saranno sanabili in futuro. – è il commento del portavoce provinciale dei Verdi, Massimo Capozziello – In questa fase non è accettabile il continuo tentativo di dover rincorrere la pandemia che ha di fatto mostrato tutti i limiti strutturali del nostro paese. L’idea di poter gestire le scuole come un interruttore della luce denota una completa mancanza di prospettiva. Serve subito una direzione chiara, – conclude Capoziello – una prospettiva di gestione e controllo del sistema Italia a tutti i livelli con la valorizzazione delle risorse e dei mezzi a disposizione, per garantire una ripartenza in sicurezza del paese”.
capisco che alcuni ritengano preferibile aprire subito tutte le scuole e altri rinviare l’apertura. non capisco perché non siano tutti concordi ad iniziare da subito le lezioni a distanza che sicuramente non influiscono sul contagio. Non si può pretendere che gli alunni siano chiusi in casa e non si incontrino, non avendo neppure l’impegno scolastico a distanza