Oggi arancione, fino all’Epifania di nuovo rosso. Fin qui le certezze, poi il 7 e l’8 potrebbe tornare il giallo e di nuovo l’arancione nei due giorni successivi. Il governo lavora a nuove misure per contenere i contagi da Covid 19 e valuta il calendario delle chiusure.
Il Decreto Natale scadrà alla mezzanotte del 6 gennaio, servirà quindi un provvedimento che traghetti il Paese fino al termine dell’ultimo Dpcm in vigore fino al 15 gennaio.
In attesa di capire cosa accadrà si susseguono le ipotesi, si parla già di una possibile novità: l’introduzione di una zona bianca, nei territori che presentano gli indicatori migliori, che permetterebbe di far ripartire attività come palestre e cinema.
In questo valzer di colori i cittadini devono essere molto attenti a cosa si può e a cosa non si può fare. Sul fronte economico è inevitabile il malessere di chi deve lavorare che deve alternare giorni di stop a pochi momenti di riapertura.
Intanto, per ricapitolare, con la zona arancione (oggi e probabilmente il 9 e il 10 gennaio) i negozi resteranno aperti e sarà possibile circolare liberamente, tra le 5 e le 22, all’interno del proprio Comune. Solo asporto e domicilio per bar e ristoranti.
In zona rossa, ormai è noto, sono in vigore misure più stringenti sugli spostamenti e le serrande dei negozi restano abbassate. Sono aperti soltanto gli esercizi che vendono generi di prima necessità. Chiusi anche bar e ristoranti, dove è consentito soltanto l’asporto, sempre dalle 5 alle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario.
Per quanto riguarda la mobilità dei cittadini, nei giorni rossi vengono permessi solamente gli spostamenti per ragioni di necessità, salute e lavoro, che in caso di controllo devono essere dichiarate attraverso l’autocertificazione.
Fino al 6 gennaio resta comunque vietato recarsi in un’altra regione, se non per motivi professionali, di necessità o salute. È però sempre consentito, anche nei giorni rossi, fare visita ad amici e parenti, con alcune regole: a spostarsi devono essere massimo due persone (non sono inclusi nel conteggio i minori di 14 anni), una volta al giorno, rispettando il coprifuoco, e comunque all’interno della regione.