È arrivata in tarda serata l’attesa firma del contratto tra Anas e Stabile Sis, consorzio torinese che si è aggiudicato il bando per la progettazione esecutiva e la realizzazione della Variante della Tremezzina.
Un’opera attesa da decenni dai residenti del lago di Como: nonostante, negli anni, non sia mancata qualche resistenza civica e politica in ordine all’impatto dell’infrastruttura, ora la strada verso il traguardo sembra finalmente segnata. Ancora non è stato posato un centimetro di asfalto, eppure i residenti del lago intravedono la fine di un incubo. La variante, circa dieci chilometri la maggior parte dei quali in galleria, serve a evitare che i paesini dell’area della Tremezzina vengano attraversati e intasati dal traffico di transito, soprattutto pesante, che in estate soffoca la zona. L’alternativa alla Statale Regina permetterà a pullman, camion e automobili di saltare le strettoie di Sala Comacina e Tremezzina. Il percorso di 9,8 km, dei quali circa 9 in galleria, attraverserà i comuni di Colonno, Sala Comacina, Tremezzina e Griante. I tempi non sono brevi: l’appalto prevede sette anni e mezzo per realizzare i lavori, ma l’obiettivo – piuttosto ambizioso – è una riduzione dei tempi per arrivare al traguardo delle Olimpiadi invernali del 2026.
“Un obiettivo molto ambizioso, ma che non perdiamo di vista – precisa Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, l’amministratore locale che più si è speso per la realizzazione della variante – Saranno fondamentali la fase di progettazione esecutiva e l’analisi della modalità di cantiere per valutare quanto sia possibile raggiungere questo obiettivo. Ora – conclude Guerra – sono avviate le procedure per gli espropri e per la definizione delle aree di impianto del cantiere. La progettazione esecutiva durerà cinque mesi, poi seguirà l’approvazione definitiva. La speranza è che per l’autunno venga consegnato il cantiere”.