La Lombardia si prepara ad accogliere le sfide del futuro e decide di investire in ricerca e innovazione. Nel “Piano Strategico Triennale 2018-2020” sono contenute le linee di sviluppo per le sfide globali. Tanti i temi caldi e le iniziative in programma: bandi, accordi con Università e Centri di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie, consultazioni pubbliche, l’attivazione di nuovi spazi di confronto sulla “Piattaforma Open Innovation” con l’avvio di “Open Lombardia”, e non per ultima, la risposta all’emergenza Coronavirus con milioni di risorse riprogrammate per il sostegno alla ricerca scientifica, alle imprese e al lavoro. «Un esito di straordinaria rilevanza – ha sottolineato il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala – raggiunto grazie all’impegno del Pirellone nel sostenere l’investimento in ricerca e innovazione, per favorire la competitività del sistema economico-produttivo, la crescita del capitale umano, lo sviluppo sostenibile e contribuire a elevare il benessere sociale e la qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese».
I fondi complessivi del Piano Strategico Triennale si dividono infatti in circa 420 milioni di euro di risorse mobilitate da privati nel triennio 2018-2020 e 580 milioni di euro di risorse pubbliche (regionali, europee e statali) sul triennio. Sul fronte del sostegno alla ricerca, Regione Lombardia ha promosso il bando “Covid-19: insieme per la ricerca di tutti” di concerto con Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi. In risposta all’emergenza a fine marzo il Pirellone ha poi promosso, in collaborazione con la Protezione civile e il CTS regionale, uno strumento creato da Aria S.p.A. per il monitoraggio della diffusione del Coronavirus: l’app AllertaLOM. A maggio è stata attivata sulla piattaforma Open Innovation la sezione Open Lombardia: uno spazio di discussione sulle priorità di innovazione a partire dai temi di attualità, con segnalazioni di esperienze internazionali e video interviste a esperti in diversi campi di specializzazione. Il 2020 è stato l’anno della sottoscrizione degli accordi per l’avvio dei 33 progetti innovativi vincitori del bando “Call Hub Ricerca e Innovazione”.
«Grazie al PST abbiamo sperimentato le tecnologie più avanzate – ha spiegato Fabrizio Sala – anche a supporto dell’azione di governo. Tra queste l’utilizzo di algoritmi predittivi e sistemi di intelligenza artificiale per individuare le migliori leve su cui investire per aumentare le performance del sistema, l’applicazione di tecnologie blockchain per garantire trasparenza, condivisione dei dati, semplificazione dei procedimenti amministrativi per cittadini e imprese». Forte anche il sostegno alle Università e il raccordo con Centri di ricerca, per favorire ancora di più la formazione di qualità e il trasferimento tecnologico al mercato del lavoro.